PFM - Sino dagli esordi siamo stati attratti dal desiderio di sperimentare i diversi linguaggi musicali. La musica classica, nostra prima fonte di studio, conviveva con le pulsioni generazionali della musica rock. Da queste due passioni, contrapposte solo in apparenza, nacque un nuovo linguaggio: il rock progressivo. In seguito, diventato uno stile a sé, è stato in grado di accogliere le nostre molteplici espressività. C’erano il vigore della componente elettrica, le atmosfere degli arpeggi cameristici e la maestosità degli arrangiamenti orchestrali, fino alle incursioni nei temi propri della musica popolare.
Grazie all’ausilio di strumenti particolari, come il Mellotron e il Moog, in grado di simulare i suoni propri dell’orchestra, abbiamo scoperto un nuovo mondo sonoro, dove i linguaggi della musica sinfonica e popolare si compenetrano.
Nel tempo, i nostri primi dischi sono diventati uno degli esempi più riusciti della possibile convivenza tra stili e linguaggi musicali di diversa estrazione. Questo nuovo modo di fare musica d’insieme ha decretato il nostro successo a livello internazionale.
Si racconta che a Mozart, bambino prodigio amato nei salotti di tutta Europa, fu chiesto come facesse a scrivere musica così bella e così geniale. Lui rispose semplicemente:” Non sono un genio, metto solo vicine le note che si vogliono bene tra loro.”
Anche noi desideriamo unire le note che si amano, intrecciando i nostri brani con le composizioni di Verdi, Rossini, Puccini, Mascagni e tanti altri.
Rileggeremo le pagine di grande musica, che affronteremo con rispetto, ma anche con l’energia che ci appartiene. (PFM)
IL CONCERTO
PFM, nella scelta delle composizioni e degli autori, ha voluto dare un senso europeo allo spettacolo, dando vita ad un progetto che guarda verso lo scambio culturale e artistico tra i popoli. Oltre alla presenza di brani composti da musicisti italiani, come Giuseppe Verdi, Gioacchino Rossini, Giacomo Puccini, sono stati inserite le composizioni di grandi artisti europei, tra i quali Saint Sans, Edgar, Dvorgiak, Mahaler, Mozart.
I temi e gli arrangiamenti sono interpretati come un percorso musicale di interazione tra differenti stili.
La musica sinfonica è stemperata con la musica contemporanea, il blues o la musica popolare di tradizione, per fare convivere il tutto con la capacità arrangiativa e il virtuosismo di PFM.
Lo spettatore è guidato in una dimensione dove la musica diventa sorpresa, immaginazione e potenza descrittiva.
Alcuni titoli di “PFM in Classic”:
Intermezzo da “La Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni
L’aria da “Madame Butterfly” di Giacomo Puccini
Ouverture de’ “Il Nabucco” di Giuseppe Verdi, brano tra i più celebri del compositore di Busseto, un perfetto connubio tra classica e blues.
Una lunga suite composta da frammenti tematici che danno vita ad un affresco sonoro capace di celebrare la grande energia della musica popolare italiana. Si parte dalle note di Capriccio Italiano di Mendellson, dedicato al nostro Bel Paese, per entrare nelle note di E’ festa, la tarantella di PFM, il loro maggiore successo mondiale, per poi confluire nelle note della Tarantella di Gioacchino Rossini.
La Danza Macabra di Saint Sans, dove il pubblico può scoprire una rilettura che, con sonorità particolari, ne esalterà la sottile ironia.
La struggente poesia dell’Adagietto di Mahaler in una versione acustica e orchestrale.
La forza e l’impeto espressivo de’ La Grande Pasqua Russa di Rimskij-Korsacov
Il Flauto magico di Mozart in una effervescente rilettura capace di fondere il fascino classico con i linguaggi della musica contemporanea.
“PFM in Classic” è un viaggio che va oltre la musica classica, abbracciando vari linguaggi per avvicinare un nuovo pubblico, soprattutto quello giovanile, ai grandi compositori italiani ed europei.
La Direzione dell’Orchestra è affidata al M.o Bruno Santori
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